Descrizione
Romolo Romani (Milano, 1884-Brescia, 1916) ha vissuto, a inizio Novecento, una vicenda artistica brevissima, ma profondamente originale, basata sulla ricerca di una dimensione “interiore” come fondamento della creazione. Precursore dell’avanguardia, Romani aderì brevemente al Futurismo per poi proseguire in autonomia la sua ricerca sull’espressione degli stati d’animo: una visione che nasce da suggestioni oniriche e spiritualistiche in cui affiorano i suoi incubi e i suoi fantasmi. L’artista si dedicò a una produzione prevalentemente grafica, dove volti grotteschi, circondati da “onde psichiche”, danno vita a un’originale sintesi tra Simbolismo ed Espressionismo. L’interesse per l’occultismo e la volontà di indagare fenomeni naturali (onde acustiche, moti dell’acqua), evocando sensazioni e suoni interiori, lo portarono inoltre sulla via dell’astrazione, di cui fu uno dei primi esponenti in Europa. La mostra Romolo Romani. Anima e visioni, e il catalogo che l’accompagna, consentono di ricostruire in maniera esaustiva il percorso dell’artista, attraverso una sessantina di opere – in gran parte provenienti dai Musei Civici di Brescia – e una serie di documenti inediti, appartenenti all’Archivio del ’900 del Mart.