Descrizione
Margherita Manzelli dall’inizio degli anni Novanta predilige il linguaggio della pittura unito all’installazione e alle azioni performative, per poi successivamente lasciare sempre più spazio alla raffigurazione, attraverso i dipinti di grandi dimensioni che l’hanno resa internazionalmente nota.
Stratificata, cancellata, decomposta e poi ricomposta, la pittura della Manzelli sovrappone l’aspetto evocativo a quello rappresentativo.
I soggetti prevalentemente femminili delle sue tele sono archetipi umani, figure arcaiche che si stagliano su uno sfondo traboccante di elementi ornamentali in apparente contrasto con la sintesi complessiva della composizione.