Descrizione
La mostra affronta il percorso di uno degli artisti più interessanti del Novecento, ora quasi dimenticato. Mario Reviglione (Torino, 1883-1965) fu ammirato dai suoi contemporanei e gli fu riconosciuto un ruolo decisivo nella formazione di un cenacolo di giovani artisti nella Torino del primo Novecento. In sintonia con il Simbolismo internazionale, nelle sue opere si fondono l’interesse per la musica e la poesia. Fu vicino ai poeti crepuscolari, quali Gozzano e Ragazzoni, mentre Amalia Guglielminetti è la protagonista di uno dei suoi ritratti più noti e seducenti. I suoi paesaggi, realizzati sul lago d’Orta nelle ultime ore del giorno, evocano una suggestiva sinestesia grazie ad atmosfere sospese e all’uso di titoli come Preludio, Notturno, Intermezzo elegiaco. La sua carriera artistica viene qui ricostruita per la prima volta nella sua completezza.